link video youtube( estratto TED-Talks): 

https://www.ted.com/talks/ismael_nazario_what_i_learned_as_a_kid_in_jail

"Ho passato quasi trecento giorni in isolamento e lasciate che vi dica una cosa: urlare a pieni polmoni tutto il giorno contro la porta della tua cella...è stancante."

"Quell'aereo con quelle persone che va da qualche parte, è la vita che scorre mentre noi stiamo dietro queste mura, bloccati."

Il video tratta dell'esperienza di Ismael Nazario, un ragazzo che prima ancora di aver compiuto diciotto anni è stato arrestato ed ha passato la maggior parte dei suoi giorni da detenuto in isolamento.Nella sua cella Ismael, si è ritrovato da solo a dover affrontare una situazione difficile da gestire per qualsiasi essere umano, ed in particolar modo per un adolescente. Con l'ingresso in carcere le relazioni sociali ed affettive vengono a mancare e spesso la solitudine quando si accompagna alla frustrazione possono sfociare in comportamenti aggressivi che servono anche per sentirsi ancora vivi; altri invece non reagiscono o hanno perdono le loro speranze e si abbandonano ad una condizione che potrebbe essere accostata alla perdità d'identità.
Per quanto riguarda la situazione delle carceri italiane è ormai noto che siano sovraffolate e che, soprattutto dopo l'inasprimento delli leggi in riferimento alla distinzione tra droghe leggere e pesanti che risulta essere la  2006 Giovanardi-Fini e la Bossi- Fini del 2002 circa la regolamentazione dell'immigrazione, rappresentino gli emarginati sociali. Infatti da alcune ricere risulta che il 40% dei detenuti in Italia abbiano problemi di tossicodipendenza, mentre il 35% della mededesimast popolazione carceraria sia composta da stranieri. Tenendo come riferimento l'articolo 27 della costituzione italiana il cui comma 3 cita "..le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.." , il video intervento di Ismael è stato per me importante per una riflessione circa il presupposto rieducativo del sistema carcerario. A questo proposito la legge 354 del 1975 ha introdotto un elemento di novità: i diritti dei cittadini sono stati estesi anche ai detenuti e sono stati ritenuti utili ai fini rieducativi del sistema i colloqui, le corrispondenze, le attività sportive e ricreative anche con l'intervento di personale esterno. E' stato inoltre riconosciuto il ruolo fondamentale il ruolo svolto dall'intervento sociale nel processo di rieducazione, quale carattere fondamentale di questo cambianto. Quindi nonostante i presupposti siano presenti all'interno del codice penale, nella pratica questi trattamenti trovano interferenze nello sfruttamento degli spazi e delle risorse. Dall'interevnto di Ismael Nazario traspaiono alcune sensazioni che a mio avviso potrebbero essere comuni ai detenuti di tutto il mondo come ad esempio la sensazione di abbandono rabbia e staticità, la paura e la frustrazione per ciò che non si riesce a fare mentre il mondo all'esterno del carcere continua a mutare.